Il primo concorso nazionale di Tango dedicato ai “danzatori” under 35 si è svolto al Teatro Astra di Torino, sabato 25 maggio. L’evento, prevedeva due categorie: Sezione Tango e Sezione Danza, è stato sostenuto da ACSI. Gli sponsor ufficiali della manifestazione sono stati Faitango e l’azienda vinicola Monsupello di Voghera. Grazie alla partecipazione di Di Palcoscenico Danza, Estate in Danza Canelli, Clave Loca di Torino, Danzaria e La Boutique de la Danse di Torino, i vincitori hanno ottenuto premi consistenti.
L’idea di organizzare un concorso nazionale dedicato alla Danza e al Tango nasce dalla volontà di promuovere queste forme d’arte a un livello più ampio, creando una piattaforma che permetta ai ballerini di avvicinarsi alla cultura del tango e alla tradizione di questo ballo. L’obiettivo è apprezzarne le radici storiche e sociali e contribuire alla diffusione e alla popolarità del tango. Per i giovani danzatori, rappresenta un’opportunità di crescita professionale: incontrare altri ballerini, confrontarsi, creare reti di contatti utili per il futuro, accettare una sfida con se stessi o semplicemente divertirsi e vivere appieno la propria passione per la danza.
Diversi fattori hanno contribuito alla riuscita del progetto: primo fra tutti il coinvolgimento e l’interesse determinante di ACSI Nazionale. La realizzazione dell’evento ha visto il coinvolgimento diretto di Angelica Bevilacqua dell’Atelier B Tango di Torino. La giuria, composta da importanti figure del mondo della danza, coreografi rinomati, ballerini professionisti, giornalisti e insegnanti di danza, ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere il concorso. Non da ultimo, i danzatori stessi hanno accolto con entusiasmo la sfida.
La giuria era composta da:
Paolo Mohovic, direttore artistico della stagione Palcoscenico Danza del Teatro TPE.
Elena Lobetti, Maitre de Ballet.
Angelica Bevilacqua, ballerina di Tango, diplomata presso l’Universidad Nacional de Artes de Buenos Aires.
Jose Rodríguez, coreografo e ballerino di danza contemporanea e Tango argentino.
Elisa Guzzo Vaccarino, giornalista e critica di danza.
La professoressa Elisa Guzzo Vaccarino ha espresso la sua convinzione che il tango sia il genere più vicino alla danza contemporanea, definendoli “cugini”. Ha sottolineato come la scoperta del tango e l’atto di affidarsi a qualcuno durante l’esecuzione siano stati per lei una rivelazione, abituata com’era, da ballerina, a eseguire in autonomia ciò che le veniva richiesto dal coreografo. In un pomeriggio ha avuto l’opportunità di vedere un grande ventaglio di proposte, tutte interessanti.
Paolo Mohovic si è detto subito attratto dalla proposta di far parte della giuria perché, pur provenendo dal mondo della danza classica, è sempre stato affascinato dalla cultura del folclore, considerandola la base di tutte le danze attuali. Il tango, essendo parte del folclore argentino, ha sempre suscitato il suo interesse. Il tango lo ha sempre colpito per la sua dose di mistero, nonostante abbia una parte ben “codificata”. È un linguaggio che, come danzatore, non ha mai studiato, ma che ha sempre guardato con grande interesse da spettatore. Durante le sue visite alle milonghe di Buenos Aires, osservando da bordo pista, ha notato i meccanismi delle coppie, il loro sguardo, la loro tensione, e ha sempre pensato che questi elementi potessero essere portati nella danza contemporanea. Paolo Mohovic ha dichiarato:”La fisicità, la comunicazione e l’elemento dell’improvvisazione sono gli aspetti che mi hanno spinto a far parte della giuria, incuriosito di vedere come questi giovani avrebbero interpretato tutti questi elementi.”
La giuria ha unanimemente espresso un giudizio favorevole, augurandosi che il concorso potesse diventare un appuntamento annuale, consolidando ulteriormente la sua importanza nel panorama artistico nazionale. Partecipare a concorsi offre l’opportunità di incontrare altri ballerini, coreografi e professionisti del settore, creando reti di contatti utili per il futuro.
Le esibizioni presentate sono state 11, con 21 ballerini provenienti anche da fuori regione. Alle 15 in punto è partita la macchina organizzativa della competizione: la sala per le audizioni era pronta con le luci posizionate e le prove audio già completate, scaletta per l’entrata dei partecipanti definita e la play list preparata. L’emozione era palpabile. Pronti nei loro abiti di scena, mentre si riscaldavano i muscoli e si incoraggiavano a vicenda,i danzatori attendevano di essere chiamati. Le luci si sono spente e lo spettacolo è iniziato.
Andrea Guaschino e Hanna Julia Kiss per la sezione Tango, con il brano Poema di Canaro sono i primi classificati e hanno ricevuto rispettivamente la somma di 125 euro ciascuno come primo premio ACSI.
Interpellati subito dopo la loro performance, prima di sapere di aver vinto, Andrea Guaschino ci ha raccontato come lui e Hanna Julia Kiss si fossero conosciuti in una milonga. Sentendo parlare del concorso durante quella serata, hanno deciso di iscriversi. Hanna Julia Kiss, ungherese, è a Torino per sei mesi grazie al progetto Erasmus e parla poco l’italiano. Entrambi studiano tango da diversi anni e grazie al tango hanno condiviso un linguaggio comune e creato una connessione, che non si può spiegare ma che è evidente quando li si vede ballare. Questo è esattamente quel “mistero” che Paolo Mohovic ha menzionato.
Martina Zambarbieri, con il tango la Bruja, musica di Juan Polito e letra di Francisco Gorrindo e Juan Esteban Amaya Nivia con Balada para un loco di Astor Piazzolla, per la sezione Danza sono i primi classificati a pari merito e hanno ricevuto rispettivamente in premio 125 euro ciascuno come primo premio ACSI.
Per Martina Zambarbieri ad ispirare la scenografia è stata la musica e la letra con la quale ha ecercato di trasmettere queste forti emozioni di amore odio di cui parla il tango, mentre Juan Esteban Amya Nivia porta dentro di sé da sempre “Balada para un loco“. Questo brano lo ha incantato fin dalla prima volta che lo ha ascoltato, affascinato dalla storia di un circense che cade e dai suoi sogni spezzati. Per Juan Esteban, l’aspetto teatrale della canzone è molto forte, e ha cercato di evidenziarlo. Nella sua performance, ha voluto esprimere la malinconia e la passione del protagonista, utilizzando movimenti drammatici e espressivi per raccontare la storia. La sua danza non era solo un’esibizione tecnica, ma un vero e proprio racconto teatrale in movimento, dove la musica e il corpo si intrecciavano per dare vita a un’emozione palpabile e intensa.
Daria Longhi, per la sezione Danza ha ottenuto il secondo premio assegnato alla borsa di studio per stage “Estate in Danza”, Canelli e biglietto omaggio per spettacolo a scelta per la stagione 2024-2025 di “Palcoscenico Danza”, al Teatro Astra
Matilde Cavallaro e Giulio Mazzaroppi, per la sezione Tango,con il brano A Evaristo Carriego nell’interpretazione di Pugliese, hanno conseguito il secondo premio assegnato di 2 buoni da 100 euro per l’ acquisto di scarpe presso negozio Clave Loca, Torino. Matilde e Giulio sono due giovani promettenti professionisti che da un paio di anni stanno approfondendo lo studio del tango scenario e solo nell’ultimo anno sono diventati istruttori del corso Tango Young destinato a coinvolgere i giovani. Hanno entrambi iniziato per gioco, Matilde appassionata di tango ha coinvolto suo padre, mentre e Giulio è stato trascinato dai genitori istruttori di tango argentino presso la scuola Arte Tango non solo Passi di San Prospero.
La scuola di Danza Stefania Cassia di Torino ha ottenuto il terzo premio per la categoria Danza , mentre la scuola Proyecto Gricel di Selva Mastroti e Marcello Ramer di Torino, hanno vinto per la sezione Tango con la coppia Irene Rossella Clara e Samuele.
Per la categoria danza sono stati assegnati due buoni per l’ acquisto di abbigliamento da danza presso negozio Danzaria e La Boutique de la danse di Torino, mentre il terzo premio per la categoria Tango consisteva in una cassa di vino ‘ Tango Wine‘ di Monsupello e due biglietti per spettacolo a scelta della stagione Palcoscenico Danza 2024/2025.
Il primo concorso nazionale di danza e tango ha dimostrato come un singolo evento possa catalizzare una serie di cambiamenti positivi nel mondo della danza. Guardando al futuro, possiamo aspettarci che questo progetto continui a crescere, offrendo nuove opportunità ai ballerini e contribuendo alla diffusione della danza come forma d’arte vitale e dinamica.
a cura di Barbara Savonuzzi