L’ACSI – storicamente impegnata sui temi del benessere psicofisico delle nuove generazioni – accoglie il messaggio dei Ministri Andrea Abodi (Sport – Giovani) ed Eugenia Maria Roccella (Famiglia – Natalità – Pari Opportunità) intensificando l’imprinting educativo e formativo nelle scuole e nelle società sportive dilettantistiche.
Gli operatori sportivi qualificati dell’ACSI, attivati nelle aree del disagio minorile e nelle periferie degradate, attuano programmi di educazione socio-affettiva avviando una pedagogia valoriale in sintonia con gli atteggiamenti, i linguaggi e le emozioni dei giovanissimi al fine di prevenire i fenomeni degenerativi del bullismo e della violenza di genere.
L’ACSI ritiene non più procrastinabile l’introduzione dell’educazione affettiva, emotiva e sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado. La scuola e lo sport di base consorziano le forze: diventano testimonianze pragmatiche individuali e plurali per un’evoluzione identitaria soggettiva e per una responsabile, condivisa consapevolezza relazionale mentre si accentua – in alcuni contesti sociali – il depotenziamento del ruolo genitoriale. Il traguardo è la parità di genere – principio fondamentale sancito dalla “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” dell’ONU – che si realizza lottando contro tutte le apartheid sessuali, etniche, razziali, confessionali, ecc.