Bambini e parità di genere: gli Eps insieme per lo sport come strumento di welfare

Sport gratuito per i bimbi di periferia e una ricerca per la parità di genere sui campi da gioco: Sport e Salute finanzia i progetti “Lo sport siamo noi” e “Jump the gap”, presentati da AiCS, Acsi, Csen e Libertas.

Spesso sono proprio i bambini a pagare le conseguenze sui dubbi per la ripresa della scuola e dello sport, nonché sulla carenza di strutture e offerte sportive nei piccoli Comuni. Affinché questo non avvenga i quattro enti – AiCS (Associazione Italiana Cultura e Sport), Acsi (Associazione Centri Sportivi Italiani), Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e il Centro Nazionale Sportivo Libertas – propongono un progetto sociale di promozione sportiva gratuita rivolta ai bambini tra i 6 e i 14 anni, residenti nei Comuni sotto i 10mila abitanti. Il piano “Lo sport siamo noi” ha appena ottenuto il finanziamento di Sport e Salute, il braccio operativo ed economico del Governo in materia di sport, e si proporrà di coinvolgere oltre 50mila giovanissimi in tutta Italia. Gli enti supporteranno le amministrazioni comunali a organizzare attività costanti e continuative, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie con fragilità inserite nel circuito di povertà educativa, avvalendosi delle aree e delle infrastrutture pubbliche, per valorizzarne l’utilizzo da parte di tutti.

“Jump the gap“, il secondo progetto finanziato da Sport e Salute, è invece rivolto alle donne. Anch’esso è presentato da AiCS, Acsi, Csen e Libertas, in collaborazione con l’Università di Padova, ed è rivolto ad indagare il rapporto tra donne, sport e le barriere nella pratica sportiva di base. L’obiettivo sarà superare la disparità – il gap – tra uomini e donne nell’accesso allo sport per far sì che l’attività fisica sia davvero inclusiva e paritaria.

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