Il raggiungimento dell’uguaglianza di genere costituisce uno degli “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” che gli Stati europei si sono impegnati a conseguire entro il 2030.
In Italia l’azione legislativa negli ultimi anni si è focalizzata sul mondo del lavoro con numerosi interventi normativi finalizzati a riconoscere equiparazione dei diritti e maggiori tutele alle donne lavoratrici. In questa direzione vanno, in particolare, le disposizioni per favorire la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro (anche attraverso un bonus per servizi di babysitting) ed il supporto alla genitorialità.
Ma occorre fare di più soprattutto per attuare l’art. 51 della Costituzione. In occasione dell’8 marzo riprendiamo con determinazione il tema della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive incidendo sui sistemi elettorali nei diversi livelli (nazionale, regionale, locale e Parlamento Europeo).
Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) deve essere valutato in un’ottica di “gender mainstreaming”.