Pedalando nella storia: Ciclopedalata Roma – Olimpia – Atene 2024

23 Apr 2024

La quindicesima ciclopedalata storico rievocativa organizzata dall’Associazione “Pedalando nella Storia – Maurice Garin”, affiliata ACSI, si è svolta dal 10 al 18 aprile 2024 su un percorso di circa 1.100 km che ha unito idealmente le due capitali della cultura classica, Roma e Atene, per ricordare la prima Olimpiade della storia svoltasi 2.800 anni fa, nel 776 a.C., ad Olimpia.

La “Ciclopedalata Roma – Olimpia – Atene 2024” ha preso il via, la mattina del 10 aprile, dallo Stadio dei Marmi – Pietro Mennea a Roma dove il presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il presidente dell’ACSI, Antonino Viti, hanno portato il loro saluto ai ciclisti in partenza per la Grecia.

Tra i 26 partecipanti, 22 ciclisti e 4 accompagnatori su due automezzi al seguito, c’erano un ciclista svizzero e una ciclista americana, due atleti non vedenti sui tandem, sette donne e il decano di Pedalando nella Storia, l’abruzzese Nunziato Pellegrini, classe 1935 (89 anni compiuti).

Nove le tappe in programma, cinque in territorio italiano e quattro in Grecia, con un chilometraggio medio di 125 km.

Il percorso si è snodato pressoché interamente su strade secondarie a bassissima intensità di flusso veicolare con le inevitabili eccezioni dell’uscita da Roma, dell’attraversamento di Bari e dell’arrivo ad Atene dove i ciclisti hanno dovuto fare i conti con un traffico a tratti caotico.

Nelle cinque tappe italiane i ciclisti hanno attraversato territori bellissimi dal punto di vista paesaggistico e poco conosciuti dal turismo di massa come la Marsica, il Parco Nazionale della Maiella, il Sannio, il Matese, l’Irpinia, la Daunia, il Tavoliere delle Puglie.

Sedi di tappa sono state Tagliacozzo, Castel di Sangro, Benevento e Trani. Al termine della quinta breve tappa, Trani – Bari di 45 km, i ciclisti e gli automezzi al seguito si sono imbarcati sul traghetto che dopo una notte di navigazione li ha portati a Patrasso.

La prima tappa in territorio ellenico si è sviluppata nell’entroterra del Peloponneso, su un percorso caratterizzato da continui saliscendi, e si è conclusa ad Olimpia dove fervevano i preparativi per la cerimonia di accensione della torcia olimpica in programma il giorno successivo.

La mattina del 16 aprile, di buon ora, i ciclisti hanno preso posto nel prato che delimita l’antico stadio olimpico per assistere alla suggestiva coreografia e ai solenni discorsi della presidentessa della Grecia e del presidente del CIO che hanno preceduto l’accensione della fiaccola olimpica.

Alle 12.30 in punto, il primo tedoforo ha iniziato la sua corsa lungo lo stadio olimpico portando la torcia la cui fiamma arderà dal 26 luglio nel braciere dello stadio olimpico di Parigi durante lo svolgimento dei Giochi della XXXIII Olimpiade dell’era moderna.

Al termine della cerimonia i ciclisti, inforcate le bici, sono partiti per la tappa più impegnativa dell’intera ciclopedalata, da Olimpia a Levidi di “soli” 100 km ma con 2.000 metri di dislivello.

Nel corso della penultima tappa, da Levidi all’isola di Salamina, i ciclisti hanno effettuato due soste, la prima presso l’area archeologica di Nemea dove si trova uno stadio perfettamente conservato sede, nell’antichità, dei Giochi Nemei, secondi per importanza solo ai Giochi Olimpici. La seconda sosta era in

programma in corrispondenza del Canale di Corinto, impressionante e suggestiva opera ingegneristica che ha permesso di collegare il Golfo di Corinto (Mar Ionio) al Golfo Saronico (Mar Egeo) evitando che le imbarcazioni debbano effettuare il periplo del Peloponneso.

L’ultimo giorno i ciclisti hanno preso il traghetto che in pochi minuti porta dall’isola di Salamina al Pireo, il porto di Atene, e di lì hanno proseguito, in un traffico crescente, verso lo Stadio Panathinaiko sede della cerimonia di inaugurazione e delle gare di atletica dei primi Giochi Olimpici dell’era moderna (1896).

Dopo le foto di rito di fronte alle monumentali gradinate dello stadio, i ciclisti hanno proseguito la loro pedalata fino alla cittadina di Maratona unendo di fatto, in quest’ultima tappa, le due località (Salamina e Maratona) sede agli inizi del V secolo a.C. delle due più importanti battaglie delle guerre persiane che consentirono al piccolo esercito ateniese di frenare la marcia verso occidente dell’imponente esercito persiano.

Il ritorno in bici da Maratona ad Atene si è svolto lungo il percorso su cui ogni anno, dal 1896, si disputa la maratona di Atene.

Come da tradizione, al termine della cena finale svoltasi sulla terrazza panoramica dell’hotel con vista sull’Acropoli, il presidente dell’Associazione Pedalando nella Storia, Andrea Perugini, ha svelato il programma della ciclopedalata storico rievocativa dell’anno prossimo.

Si pedalerà da Venezia a Lubecca per ricordare lo scrittore, premio Nobel per la letteratura, Thomas Mann di cui l’anno prossimo ricorrerà il 150° anniversario della nascita.

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