Sport e Coronavirus: il ministro Spadafora incontra gli EPS

1 Apr 2020

Ieri, 31 marzo, su convocazione del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, si è svolto il previsto incontro con i Presidenti degli Enti di Promozione Sportiva. Importante la presenza del Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, del Consigliere Dott. Dario Simeoli, del Dott. Giovanni Panebianco, del Dott. Giuseppe Pierro Direttore dell’Ufficio Sport del Ministero. Un incontro positivo che ha avuto modo di affrontare il problema dell’emergenza sia in relazione ai provvedimenti già adottati che quelli in via di emanazione.

Il Presidente Antonino Viti ha ringraziato il Ministro Spadafora per lo sforzo che sta svolgendo e per la nuova sensibilità dimostrata per la prima volta in favore del riconoscimento dello sport di base, sostenendo inoltre che sono necessarie misure più adeguate a sostegno del settore significando che l’emergenza non può assolutamente essere disgiunta dai problemi che riguarderanno la ripresa delle attività.

Il Ministro ha comunicato che entro il 2 aprile saranno stabilite le modalità per accedere al fondo che prevede la corresponsione dei 600 euro per il mese di marzo ai collaboratori sportivi, assicurando l’impegno a fare in modo che l’indennità venga prorogata anche per il mese di aprile. Gli adempimenti saranno effettuati per via telematica sul portale che Sport e Salute sta definendo in queste ore. Gli Enti hanno evidenziato la esiguità delle risorse, considerata tale anche dal Ministro, che però ha assicurato la prosecuzione dell’impegno in favore delle ASD in funzione della ripresa. Questa prima fase, ha sottolineato il Ministro, metterà in chiaro il numero delle richieste che consentiranno l’ampliamento del fondo in quanto al momento si è in carenza di numeri censiti degli aventi diritto, e soprattutto per evitare il ventilato click day.

Il Ministro ha inoltre assicurato gli EPS, che sono intervenuti sull’argomento, sulle problematiche relative alla sospensione dei canoni di locazione anche per i contratti con i privati. Soluzioni saranno affrontate con misure apposite, in studio da parte del Governo, ma che saranno prontamente rese esecutive nel prossimo decreto.

Sono stati esaminati ulteriori aspetti che riguardano le ASD, come le quote e gli abbonamenti, e i problemi connessi alla ripartenza, in quanto con molta probabilità dopo l’emergenza in atto, gli utenti di palestre, piscine e centri sportivi saranno ridotti per mancanza di risorse da parte delle famiglie. Il Ministro ha assicurato che ogni sforzo sarà attuato al riguardo, con la possibilità di prevedere incentivi per la partecipazione alle attività sportive, probabilmente con sgravi fiscali per le famiglie e con lo stanziamento apposito di fondi per le ASD con finanziamento di progetti finalizzati che potranno prendere il via anche prima della stagione estiva.

Il Presidente Viti ha segnalato al Ministro che l’ACSI quest’anno compie i 60 anni della sua fondazione e si trova a vivere questo momento sfortunato per aver rinviato, non si sa fino a quando, tutte le celebrazioni e gli eventi sportivi programmati al riguardo.

Il Ministro, spontaneamente, ha assicurato che ci sarà il momento per festeggiare i 60 anni dell’ACSI.

Il Ministro ha tenuto a precisare che i previsti decreti attuativi sulla riforma dello sport, seppure rallentati per effetto dell’emergenza, saranno nuovamente avviati con l’apertura del confronto che vedranno gli Organismi Sportivi ed il mondo dell’associazionismo sportivo coinvolti in una fase che già prefigura importanti novità per il settore.

Il presidente Antonino Viti giudica positivamente l’incontro avvenuto, evidenziando che è la prima volta che un Ministro riceve in riunione collegiale gli Enti di Promozione Sportiva, riconoscendone di fatto l’importanza del loro ruolo.

Importanti anche gli interventi finali del Presidente di Sport e Salute e dei massimi dirigenti del Ministero e dell’Ufficio per lo Sport, tutti a significare la particolare importanza che viene riconosciuta allo sport di base con possibili nuovi interventi a sostegno, tramite l’emanazione di progetti mirati per far crescere il movimento associativo e costruire le vere premesse per il rilancio del settore.

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