Prendiamo il caso dell’arresto cardiaco improvviso. In Europa causa la morte ogni anno di oltre 400.000 persone. Di ogni età, di ogni condizione, ovunque. Oltre 400.000 persone. Una cifra spaventosa. In Italia per arresto cardiaco muore 1 persona ogni 8 minuti. Questi dati sono ancora più amari da accettare se si considera che molti si potrebbero salvare iniziando subito le manovre di soccorso. 8 persone su 10 colpite da arresto cardiaco sopravvivono se sono soccorse in modo adeguato e tempestivo. Ovvero entro i primi 5 minuti. Numeri alla mano, significa che in Europa ogni anno rimarrebbe in vita una popolazione pari a quella di Firenze.
E’ allora indispensabile aumentare il numero delle persone in grado di intervenire immediatamente con il massaggio cardiopolmonare.
Per questo si sono attivate a Terni alcune associazioni affiliate ACSI, come Pandora APS-SSD, APS l’Aiutarella, APS RelAzion’Arti, effettuando centinaia e centinaia di corsi BLSD, trasmissioni televisive, manifestazioni ed eventi nelle piazze, attività nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle associazioni e nei centri aggregativi.
Ma tutto questo non basta: ci si è resi conto che mettere in grado la popolazione di intervenire in modo tempestivo ed adeguato è importantissimo, tanto quanto farlo in poco tempo. Perché nel frattempo la gente muore.
Da questa considerazione è scaturito il progetto in corso la Squadra per la Vita. Nasce da un’idea semplice che si rifà al metodo della catena di sant’antonio. E’ un sistema per propagare un messaggio chiedendo al destinatario di raggiungere a sua volta una serie di altri destinatari, che a loro volta ripetono il meccanismo raggiungendo ciascuno un’altra serie di nuovi destinatari. Così, all’infinito. Ciascuno è tenuto a non interrompere la catena. In tal modo il messaggio ha una rapida e sempre più vasta diffusione.
In Umbria è stata costituita l’Associazione Temporanea di Scopo “+umanità” con a capo Pandora APS che sta realizzando la Squadra per la Vita, cioè 1.000 volontari che, adeguatamente formati, assumono a loro volta l’impegno di informare altre 30 persone tra parenti ed amici. Lo fanno utilizzando un kit, composto da un manichino per le esercitazioni e un defibrillatore trainer. Si genera così rapidamente un effetto moltiplicatore nella comunità.
Come partner istituti scolastici, associazioni, scuole di danza, scouts, le autorità sanitarie e le istituzioni pubbliche, associazioni sportive, le forze dell’ordine. Le scuole premiano i ragazzi che si rendono disponibili con specifici crediti scolastici. Con la Squadra per la Vita i giovani non sono più solo i destinatari della formazione, ma diventano loro stessi appassionati divulgatori del messaggio alla popolazione.
L’ACSI Nazionale, da tempo fortemente impegnata a contrastare la morte per arresto cardiaco improvviso, sostiene il progetto e il presidente Antonino Viti, accompagnato dal famoso coreografo e ballerino Andrè de la Roche, ha incoraggiato, nel corso della registrazione del videoclip promozionale “tu puoi aiutare”, presso la Cascata delle Marmore, i giovani ad aderire all’iniziativa e a fare squadra per salvare vite umane.