Viaggio nella Memoria: lo sport italiano visita i campi di sterminio 

Con il rientro a Pratica di Mare a bordo del volo speciale dell’Aereonautica Militare, si è conclusa la Missione “Il Viaggio nella Memoria”, in Polonia dal 4 al 6 febbraio, organizzata dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma.

Al Viaggio hanno partecipato novantotto tra atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici assieme al presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, all’ad, Diego Nepi Molineris, al n.1 dell’Istituto per il Credito Sportivo Beniamino Quintieri e i vicepresidenti di Coni e Cip, Claudia Giordani e Roberto Valori.

L‘ACSI, presente con il suo dirigente tecnico nazionale Giancarlo Bagnulo, responsabile del settore arti marziali e sport di combattimento, ha accettato con grande entusiasmo ed emozione l’invito del Ministro Abodi e del Presidente CONI Malagò a condividere questi tre giorni il cui obiettivo è stato quello di coltivare la memoria e ribadire l’impegno del sistema sportivo italiano nella diffusione e promozione della cultura del rispetto: “Perché lo Sport sia vissuto sempre per unire, mai per dividere e discriminare.”.

La visita in Polonia si è svolta un primo giorno presso la fabbrica di Schindler e il quartiere ebraico di Cracovia ed il secondo giorno presso i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Sono stati i momenti emotivamente più profondi – spiega il ministro Abodi nella cerimonia di chiusura del Viaggio -. Il silenzio e gli sguardi hanno parlato per noi. Nel silenzio abbiamo sentito le urla di 80 anni fa. E quante cose ci siamo detti incrociando gli sguardi, non c’è stato bisogno di parlare. Credo che ognuno dei presenti entrati in questi luoghi del dolore ne sia uscito diverso. Una visita del genere ti lascia nell’anima qualcosa che ti cambia. Migliora la coscienza”.

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